Monte Spino
Il monte Spino (mt 1513 s.l.m.) è una montagna che si estende tra il passo della Fobbiola, il passo di Spino e il passo del Buco del Gatto. Vi ci si accede per mezzo di numerosi sentieri CAI: 280, 288, 287, 287B, 287C, 229.
Il suo versante nord, sopra la Val del Prato delle Noce, è roccioso e presenta pilastri calcarei, a sud digrada con ripidi pendii erbosi detti costa Mandria, probabilmente per il fatto che vi salivano a pascolare le vacche, a sud ovest la cresta, che costituisce il confine del Parco Alto Garda bresciano va a saldarsi con le Marmere, a est si protende un’altra cresta detta del Forseul.
Il panorama è superbo. E’ possibile scorgere il gruppo dell’Adamello e della Presanella, il basso lago, il Pizzocolo (impressionante parete nord) e la catena del monte Baldo. L’itinerario di discesa verso il rifugio si snoda attraverso prati e pascoli punteggiati da boschetti radi.
Curiosità: fra le balze del monte Spino nidificano le poiane, mentre tra i boschi che ne circondano i fianchi si possono incontrare i caprioli.
Sulla sommità vi è un piccolo monumento con una picozza, una Madonnina, ed è possibile firmare il libro di vetta. Tra le rocce dei suoi fianchi si trovano numerose grotte esplorate dal Gruppo grotte Brescia. L’”Abisso Spino” è la terza grotta per lunghezza del territorio bresciano (cfr “Prealpi Bresciane” di Fausto Camerini a cura del CAI e del TCI pag. 323).
Il fenomeno carsico, che è presente in tutta la fascia delle prealpi bresciane (dai monti sopra il lago d’Iseo fino a quelli del lago di Garda), pur non essendo molto profondo è però particolarmente diffuso e, alla data del 1.1.2017, nel catasto delle grotte della Lombardia orientale sono state inserite e catalogate 942 cavità (cfr il sito dell’associazione speleologica bresciana www.speleoasb.org)